Val Serenaia

Il cuore delle Apuane
Scalata della vetta del Pizzo d’Uccello e Salita alla vetta del Grondilice (facoltative)

Pernottamento a Capanna Garnerone
Partenza sabato ore 7.00 – arrivo previsto al Rif. Donegani circa ore 10
Dislivelli e tempi di percorrenza :
Sabato – salita 350 mt dal Rif. Donegani (mt 1150) alla Foce di Giovo (mt 1500).
– tempo di cammino 1h 30’
– discesa 240 mt da Foce di Giovo a Capanna Garnerone (mt 1260)
– tempo di cammino 1h 15’
Domenica – salita 550 mt Capanna Garnerone Finestra del Grondilice (mt 1773)
– tempo di cammino 2h (salita impegnativa)
– discesa 300 mt Finestra del Grondilice Rif. Orto di Donna (mt. 1496)
– discesa 350 mt Rif. Orto di Donna – Rif. Donegani (mt. 1150)
– tempo di cammino 1h 30’

Percorso stradale: Il rifugio Donegani (m. 1150) è situato in Val Serenaia, incantevole conca racchiusa fra i monti Pisanino, Cavallo, Contrario, Grondilice, Cresta Garnerone e Pizzo d’Uccello: vi si giunge dalla statale che da Castelnuovo porta ad Aulla, 1 km oltre Piazza al Serchio si prende a sinistra per Gramolazzo e Minucciano. Attraversato il paese di Nicciano si passa accanto al grande bacino artificiale di Gramolazzo per poi prendere la strada di sinistra (indicazioni per il rifugio) proprio poco prima della galleria che porta a Minucciano. Sempre per strada asfaltata si supera la Foce di Rifogliola (m. 810), si prosegue lungo la strada, per giungere dopo circa 5 km al rifugio Donegani, nei cui pressi va lasciata l’auto.

Itinerario: Lasciata l’auto ci si incammina sulla strada che conduce alle cave oltrepassando la sbarra che blocca il traffico privato e che prosegue asfaltata per poche centinaia di metri seguendo il sentiero CAI n. 37: si perviene così dopo pochi minuti alla cava n. 2. Passata la cava si nota sulla destra un grosso masso con segnata l’indicazione per Foce di Giovo, la tappa intermedia per poi giungere in cima al Pizzo d’Uccello (m. 1781); il sentiero prosegue sempre lungo la strada marmifera fino a che ad un certo punto, giunti all’ultima cava, la si abbandona per inoltrarsi sulla destra in un bosco di faggi che risaliamo per approdare alle splendide praterie di Foce di Giovo, quota 1500, passo che mette in comunicazione la Val Serenaia con la Valle di Vinca ed è posto tra la Cresta Garnerone e l’antecima del Pizzo a quota 1539; è trascorsa circa 1h da quando siamo partiti dal Rif. Donegani.

Facoltativo: Da Foce di Giovo si segue sulla destra il sentiero segnato per la vetta del Pizzo che aggira la quota 1539 in un bosco di faggi per giungere ad un piccolo passo, il Giovetto (quota 1497) che è situato alla base della piramide del monte; qui si inizia una salita abbastanza ardua, con alcuni passaggi di prima, che si inerpica lungo le pendici del monte a volte facendoci passare fra rocce talmente vicine tra loro che sembra quasi impossibile passarvi in mezzo; in certi punti occorre usare le mani e quindi è necessario prestare molta attenzione. Poco prima di giungere in vetta al Pizzo d’Uccello si attraversa un canale un po’ esposto e, passato questo, in pochi minuti raggiungiamo la vetta a quota 1781 (sono trascorse 1h e 15 min. dalla partenza da Foce di Giovo e 2h e 15 min. dalla partenza dal rifugio “Donegani”). Il ritorno avviene per lo stesso sentiero che in discesa diventa ancora più difficoltoso.

Dopo aver pranzato a Foce di Giovo si prende il sentiero 37 CAI scendendo dalla parte della valle di Vinca (opposta alla Val Serenaia da dove siamo arrivati) per prati fino a trovare un bosco di conifere. dopo circa 1 ora dalla partenza siamo arrivati a Capanna Garnerone (1260mt); situata in località fonte della Vacchereccia è di proprietà della Sezione di Carrara del C.A.I. Si tratta di una costruzione in prefabbricato Morteo, con 15 posti letto, completa di attrezzi da cucina, gas. A 5 metri si trova una fonte perenne. Le chiavi possono essere richieste alla Sezione di Carrara (unico deposito) anche per posta. Fuori c’è un bel posto al fresco per piazzare le tende.

Cena e pernottamento in Capanna (o in tenda se occorre).

Domenica: Mattina – partenza per la finestra del Grondilice (1773 mt); in breve arriviamo a Foce Rasori (1320mt), da qui iniziamo a risalire il costone tenendoci sul filo della cresta, alla ns. sinistra abbiamo il bosco, alla destra il Canal Fondone. La salita è impegnativa e richiede un passo molto lento, ma in circa 2 ore siamo alla finestra del Grondilice; qui coloro che vorranno potranno scalare la vetta (I° e II° grado) fino a quota 1809.

La camminata prosegue in discesa verso il nuovo Rifugio Orto di Donna e da qui verso la Val Serenaia, nel bosco fino alla cava, da qui si riprende la strada per arrivare al Rif. Donegani.

Discesa: dalla vetta si perdono circa 50 mt di dislivello seguendo la cresta fino a trovare un buon sentiero che in modesta discesa taglia il versante del monte dirigendosi verso la Dolina dello Spallone. Poco prima di doppiare il costone che scende dalla quota 1657 della cresta tra lo Spallone ed il Sagro, ci si cala per un ampio pendio erboso fino ai Capannelli del Sagro (vecchie capanne a suo tempo usate dai pastori). Continuando si passano due impluvi e si ritorna sul sentiero CAI 173 che in breve ci conduce a Foce di Pianza.

Per effettuare il percorso di ritorno occorre circa 1h40min.

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