La pietra di Bismantova

“ Vassi in Sanleo e discendesi in Noli, / montasi su Bismantova in cacume, / con esso i piè ; ma qui convien ch’uom voli .“

Una montagna che ha sempre acceso le fantasie, quella dei popoli preistorici che consideravano la pietra un luogo magico, quella popolare che parla di tesori nascosti e quella di Dante Alighieri che paragona la Pietra al monte del Purgatorio. Nel IV canto il Sommo poeta cita infatti la Pietra insieme alla rocca di San Leo ed ai massi di Noli come esempio di rupe erta e scoscesa, piena di difficoltà per chi vuole salirvi: dove anzi occorrono le ali .

La prima cosa che incuriosisce è il nome: Bismantova, come dire due volte Mantova, ma che con la città non ha niente in comune; una bizzarria di nome destinata a rimanere irrisolta. L’unico appiglio etimologico deriva forse da un castello costruito sulla cima della montagna dai Bizantini nel VI secolo : il kastron Bisimanto. Comunque un nome strano per una montagna altrettanto strana tanto da essere ritenuta una Pietra ; così come in Messico o in Arizona gli altipiani rocciosi con pareti a strapiombo e cime piatte non sono chiamati montagne, ma “mese”. E’ un pezzo di Far West trapiantato tra la valle del Secchia da una parte e quella dell’Enza dall’altra tra prati ondulati con sullo sfondo le cime tondeggianti del Cimone, del Cusna e del Ventasso. Una vera e propria fortezza naturale con le pareti a picco verso sud-est, mentre sul versante nord le frane del secolo scorso hanno smorzato gli strapiombi in un groviglio di massi.

Castelnuovo né Monti , capoluogo dell’Appennino Reggiano ( 700 metri ), è il punto di partenza per l’escursione. La Pietra si impone solitaria dai suoi 1047 metri, con un considerevole dislivello tra la base dell’ascensione, presso l’eremo benedettino e la cima, una prateria di rovi e arbusti estesa per ben dodici ettari.

La Pietra , vecchia milioni di anni, si è formata quando ancora il mare ricopriva gli Appennini e, una volta emersa, si è plasmata per i processi di erosione. Fu abitata dai Liguri e dagli Etruschi (ritrovamenti di Campo Pianelli), pare venisse fortificata dai Romani, ma furono i Bizantini ad accorgersi dei vantaggi difensivi offerti dalla rupe ed all’avvicinarsi dei Longobardi costruirono sulla sommità il kastron Bisimanto. Il castello divenne nel 1200 il perno delle contese feudali che videro imporsi i signori di Canossa, fu riedificato per poi scomparso inghiottito dalle frane.

Sotto una parete a picco sorge un piccolo eremo benedettino , congiunto ad un santuario dedicato alla Madonna di Bismantova ricordato già nel 1400 e più volte riedificato. La Pietra è il regno degli scalatori che possono raggiungere la sommità per le molte vie alpinistiche disponibili, ma sono molti anche i camminatori che raggiungono la vetta per sentieri più facili.

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