Documentario Monviso

Proiezione del documentario :

IL GIRO DEL MONVISO

Venerdi 25 febbraio 2011 presso la sede

INTRODUZIONE
Il Monviso 3841 metri di altezza, un’enorme piramide di roccia e ghiaccio è la montagna simbolo della provincia di Cuneo, una piramide che fa da immancabile sfondo alla pianura piemontese.
Attorniato da una serie di cime nettamente più basse, acquista un risalto straordinario imponendosi come montagna suprema ed affascinante.
La storia di questa montagna è legata soprattutto alla storia dell’esplorazione e dell’alpinismo. Una storia, quella della prima salita al Monviso che ebbe inizio nel lontano 1834 ma che solo nel 1861 vide gli inglesi William Mathews e William Jacomb e le guide francesi Jean Baptist e Michel Croz calcarne per primi la vetta.
Nel 1863 al ritorno dalla prima ascensione italiana, il ministro Quintino Sella ebbe l’idea di costituire un’associazione che radunasse tutti gli alpinisti. Nacque così il Club Alpino Italiano.
Per conoscere maggiormente questa montagna, proponiamo il “Giro di Viso”: il più antico trekking intorno ad una montagna. Fu percorso per la prima volta nel 1839. Questo trekking proposto nella durata di tre giorni, è oramai considerato una “classica” nel panorama dell’ escursionismo europeo.

PRIMA TAPPA
CASTELLO (1603 m.)
RIFUGIO V ALLANTA (2450 m.)
Dislivello:847 m.
Tempo di percorrenza: ore 2,30/3

Il “Giro di Viso” prende il via dalla Valle Varaita e risale il lungo Vallone di Vallanta.
Il “Giro di Viso” è un giro ad anello, quindi il luogo di partenza e di arrivo è dettato soprattutto dalla comodità di accesso, si può partire da Pian del Re in Valle Po, da Castello in Valle Varaita o dal rifugio Mont-Viso nel Queyras (Francia).
La maggior parte degli stranieri sceglie Castello come luogo di partenza proprio per la facilità nell’arrivare in questo luogo anche con mezzi pubblici; inoltre risalendo la Valle Varaita si ha la possibilità di conoscere meglio la cultura e le tradizioni architettoniche di questa zona.

SECONDA TAPPA
RIFUGIO VALLANTA (2450 m.)
RIFUGIO GIACOLETTI (2741 m.)
Dislivello: 1100 m.
Tempo di percorrenza: ore 5/6,30

La seconda tappa del “Giro di Viso”, dal rifugio Vallanta al rifugio Vitale Giacoletti è la più lunga e impegnativa, occorrono dalle 5 alle 6 ore 1/2 di cammino mentre 1100 sono i metri di dislivello da superare in salita.
Correva l’anno 1839 quando James David Forbes, professore di filosofia naturale all’Università di Edimburgo nel suo lungo viaggio attraverso le Alpi, scoprì ed effettuò per la prima volta il giro intorno al Monviso e ne descrisse l’itinerario, di quello che è, secondo la tradizione, il più antico trekking intorno a una montagna.
Oggi la situazione è completamente diversa da quella che incontrò Forbes; sentieri ben tracciati e rifugi accoglienti offrono un ottimo punto di sosta lungo il percorso.

In questa tappa attraverseremo il famoso “Buco di Viso” a quota 2915 poco sotto il Colle delle Traversette (punto più elevato del giro).
L’ingresso alla galleria dal lato francese è malagevole. Per entrarvi occorre togliere lo zaino, aggrapparsi ad una rete di ferro e calarsi per qualche metro in questo buco stretto e buio. L’ottava meraviglia del mondo, come viene definita da molti, dovrebbe essere maggiormente curata dalle autorità francesi poiché sono molti gli escursionisti che rinunciano al Giro a causa del difficile accesso al Buco. Lungo 75 metri, largo 2 metri e mezzo e alto circa 2, il “Buco di Viso” si presenta proprio come una vera e propria galleria. L’interno è completamente buio. L’uscita della galleria dal versante Italiano (2882 mt) è eccezionalmente bella: un vero e proprio balcone sulla parte alta della Valle del Po e sulla bellissima parete nord del Monviso.

TERZA TAPPA
RIFUGIO GIACOLETTI (2741 m.)
BORGATA CASTELLO (1603 m.)
Dislivello: 600 m.
Tempo di percorrenza: ore 6/7

La terza e ultima tappa del “Giro di Viso” è la meno faticosa; nonostante le 7 ore circa di cammino, il dislivello in salita è di appena 600 metri.
Non sarà certo difficile osservare la colorazione dorata che il sole, nel suo sorgere, illumina la lunga cresta con numerose cime che superano i 3000 metri: le Punte Udine (3022 m.), Venezia (3095 m.), Roma (3070 m.), il Viso lotto (3348 m.) per raggiunge la colossale piramide del Monviso.
Questa tappa si può definire la “tappa dei laghi”. Sono una decina gli specchi d’acqua che si incontrano sul cammino nella giornata conclusiva del “Giro di Viso”.

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