Segnatura sentiero:
Le Croci – Montecuccoli
Domenica 20 febbraio 2011
Si lasciano le auto al poligono di tiro al piattello
Si continua ancora un poco per la strada, ora più stretta ma sempre asfaltata, in direzione ovest. Di lì a poco inizia sulla destra un comodo sentiero panoramico fiancheggiato da una lunga fila di cipressi che, sempre sulla destra, sale con lieve pendenza offrendo un bel panorama sulla vicina zona di Casaglia e sull’alta Val di Marina, arrivando ad un piccolo rifugio forestale, nascosto nel bosco (689 m). Subito prima del rifugio si sale sulla destra, sempre nel fitto bosco, per un ripido valloncello che esce su una vasta conca erbosa, attraversata la quale si giunge sul sentiero n. 20 RET che percorre il crinale della Calvana.
Si sale a destra per prati, fiancheggiando il bosco, e in breve si giunge sulla cima del Monte Maggiore (916 m), la vetta più alta della Calvana.
Sul grande pianoro erboso, purtroppo devastato da recenti piste e dai motocross, vi è un cippo trigonometrico.
Grandioso panorama circolare.
Si prosegue scendendo leggermente, per prati, in direzione nord. A quota 891 inizia il sentiero non segnalato (sentiero n.44/P RET) che scende a destra, seguendo il limite delle pinete, alla stradella che da Valibona va alle Croci di Calenzano. Trascurata la pista che scende a destra si giunge ad un successivo bivio, in un pianoro erboso, dove si va a destra lasciando la cresta ed imboccando, da una cancellata, una stradella che corre fra due recinzioni forestali sul versante est di Poggio Pian del Monte e Poggio Mandrioni. Velocemente si scende quindi al Passo della Croce (745 m), dove si incontra il sentiero n.46 RET che, a sinistra, scende a Sofignano e Vaiano. A destra una pista forestale-non segnalata – scende a Pimonte 494 m).
Si risale faticosamente la cresta erbosa, costeggiando la grande Foresta Demaniale della Calvana, in parte naturale in parte ottenuta con decennali opere di rimboschimento. Seguendo una pista ben tracciata si arriva al tratto in cui si cammina in leggero falsopiano, Passando per la cima di Monte Prataccio (774 m). Nei pressi della cima si incrocia il sentiero n.46/A RET, da trascurare, che collega Sofignano a Bovecchio (vedere Anello n. 9). Da Monte Prataccio si scende leggermente fino ad un bivio, ove si continua sulla destra, sempre seguendo il limite delle belle pinete demaniali del versante mugellano. ln località Masso di Costa (717 m) si incrocia una pista forestale e, ad un successivo bivio, si prende verso destra per un’ampia stradella che si inoltra nella pineta, lasciando a sinistra il sentiero che sale a Poggio Brioli e alIa cima di Poggio Montecuccoli 777 m) e che scende poi all’omonimo paese per un tracciato un po’ disagevole. Dopo un saliscendi si confluisce su un’altra pista sterrata, nei pressi di una fonte con tavoli. Mentre a destra la via scende a Case al Poggio (Anello n. 9), si prosegue a sinistra, in leggera discesa, verso il pittoresco paesetto di Montecuccoli, che già appare davanti, in bella posizione. Trascurati a sinistra il sentiero che sale al Poggio di Montecuccoli e la stradella diretta a Mezzana, si passa sopra al valloncello dove si trovano le sorgenti della Sieve e, proseguendo a destra per la Via di Mezzana, si passa a sinistra dell’antico nucleo abitato di Montecuccoli (S93 m) uscendo sulla strada che da Vernio porta a Barberino del Mugello.