Via degli Dei: Monte di Fò – Galliano

La Via degli Dei: Terza tappa – Monte di Fo’ – Galliano

Monte di Fò (780 m) – Monte Gazzaro (1125 m) – Passo dell’Osteria Bruciata (820 m) – Galliano (200 m)

Tempo di percorrenza: ore 6
Dislivello salita: 350 m
Dislivello discesa: 930 m

Da Monte di Fò occorre risalire alla località Apparita (15 minuti). Di fronte ad un piccolo Bar si diparte sulla destra il percorso della GEA: Dopo 30-40 minuti nel bosco si raggiunge il crinale incontrando il sentiero 00 del CAI-Firenze che proviene dalla Futa e sale verso il Gazzaro. Mantenere sempre il crinale fino a raggiungere la croce bianca dell’anticima del Monte Gazzaro (1125 m): splendido panorama sulla valle del Santerno e sul Mugello.
Dalla croce del Monte Gazzaro si continua a salire sempre seguendo il segnale bianco-rosso del sentiero 00 del CAI. Raggiunto un crinale strapiombante verso il Mugello, inizia la discesa di circa un centinaio di metri molto ripida (prestare molta attenzione specie in caso di pioggia).
Seguire ancora la segnaletica 00 bianco-rosso e/o giallo che – specie nelle zone in cui prevale il prato – sembra sparire. Si raggiunge così in lieve discesa un grande avvallamento pratoso la cui estremità altro non è che il famoso Passo dell’Osteria Bruciata (valico tra Valle del Santerno ed il Mugello).
Dalla stele triangolare della “Bruciata” parte verso il Mugello una bella carrareccia che con lievi saliscendi si dirige verso Sant’Agata (sentiero CAI 46).Tale sentiero si addentra nella faggeta e giunge infine ad una bella abetaia, attraversata la quale incontra la strada asfaltata che conduce a Sant’Agata del Mugello (ore 3 circa dalla “Bruciata”).
Da Sant’Agata a Galliano 5 km strada asfaltata.

DI INTERESSE ARTISTICO-MONUMENTALE: La Pieve romanica a S.Agata del Mugello

La Pieve è il più insigne edificio sacro del Mugello, ricostruito nel secolo XII, con caratteri gotici, sulle fondamenta di una precedente chiesa tardo-romanica, quasi interamente in bozze di alberese (dalle vicine cave di Montecalvi e Cerreto) con elementi in arenaria e serpentino verde.
Nella facciata, su cui si apriva un tempo un grande rosone oggi scomparso, un portale con architrave riccamente ornato e piedritti in arenaria recanti ornati ad intreccio di sapore preromanico. La torre campanaria è dotata della cella e appare ribassata.
All’interno della Pieve si trova un fonte battesimale costituito da un blocco ottagonale di pietra arenaria (costruito nel 1503 dall’umanista fiorentino Leonardo Dati allora pievano di Sant’Agata). In una formella si può vedere la data 1175. Sull’altar maggiore c’è un crocifisso ligneo del secolo XVI.

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