Scarperia – Omomorto

Punto di Partenza ed arrivo: Scarperia Incrocio V.le Dante – Via Boccaccio (305 mt)

Segnavia: Giglio, Rosso numero 1
Tempo di percorrenza: 4h 40′
Lunghezza: 11.5 Km
Grado di impegno fisico: Medio
Quota massima e minima: 619mt, 270m

Iniziamo col percorrere via Boccaccio diretti verso est, all’incrocio con via Matteotti svoltiamo a sinistra per poi girare a destra dopo pochi metri in via dei Serenai.
All’altezza di un vecchio gelso si prende a sinistra lungo la bella passeggiata comunale che conduce al Parco la Pineta. Giunti all’intersezione con una sterrata, in prossimità di una fontana e dei bagni pubblici, svoltiamo a destra diretti verso la località Bagno. Al termine della discesa teniamo la sinistra ed oltrepassato un piccolo ruscello saliamo alle case di Bagnone. Quando siamo a pochi metri dalla prima casa giriamo a sinistra. Oltrepassato un prato in falsopiano, un tempo coltivato a olivo raggiungiamo uno sterrato. Da qui proseguiamo verso destra lungo un panoramico crinale fino alla strada asfaltata in prossimità di Liutiano. Una breve deviazione, a destra dal percorso, ci conduce all’azienda agricola di Lutiano; dove è possibile acquistare formaggi e ricotte. L’itinerario procede salendo a sinistra sull’ampio asfaltato fino all’incrocio con la strada statale del Giogo di Scarperia (SS N° 503). Attraversata la statale ci troviamo su di un verde prato con alla nostra destra il monumento ai caduti americani della seconda guerra mondiale. Segno tangibile della nostra vicinanza a quella che fu la linea Gotica.

Lasciando il monumento alla nostra destra, saliamo lungo il prato fin sulla sommità del Poggio di Castro (619mt). Qui al termine dell’ascesa ammiriamo anche il più vasto panorama di tutto il percorso. Pochi metri di discesa (dir. Nord) e siamo all’Antica Osteria di Nandone in località Omomorto, dove possiamo comodamente sostare e recuperare le forze assaporando la gustosa cucina. Da ora il percorso si svolge prevalentemente in discesa, così con l’osteria alle nostre spalle camminiamo su di uno sterrato che attraversate le case sparse di Vico ed affluente del Torrente Levisone ci conduce alla bella chiesa di Cerliano. Di fronte alla quale si erge, a mò di torre, il campanile del precedente edificio religioso franato nottetempo nella sottostante valle. Ora continuiamo a scendere (a sinistra) lungo la stretta e tortuosa strada asfaltata.
Passato il gruppo di case di Fornace, lasciamo l’asfalto per uno sterrato sulla destra. Guadato il Levisone lo costeggiamo fino ad oltrepassarlo girando a sinistra su di un ponticello in località Simone. Adesso al termine di una breve salita giriamo a destra e costeggiato Poggioli di Sopra attraversiamo Pian dei Poggiolini, passando dalla chiesa sconsacrata di San Michele a Ferrone per quindi ritornare al punto di partenza.

Lascia un commento

Chiudi il menu