Sulla Pania della croce con la neve

La Pania della Croce è la regina delle Apuane, tanto che un tempo questa catena montuosa veniva identificata come Panie proprio dal nome della sua montagna più nota.

La salita che abbiamo deciso di compiere può essere divisa in due distinti settori:

  1. Salita della Borra di Canala.

Dalla cappellina in località Piglionico (m 1150) proseguiamo per il segnavia 127 verso la Foce di Mosceta oltrepassata la cresta nord della Vetricia si incontra il segnavia 139 che risale la Borra di Canala, seggestivo vallone tra le rocce della Vetricia sulla sinistra e la Pianiza sulla destra, si sale senza difficoltà fino alla Focetta del Puntone dove, chi se la sente, può proseguire per il secondo settore, altrimenti da qui si può raggiungere il rifugio Rossi.

Dislivello fino alla Focetta del Puntone circa 600 m.
Tempo medio di percorrenza: 3h
Difficoltà: F-

  1. Salita alla cima per il versante est (vallone dell’Inferno).

Il percorso del Vallone dell’Inferno costituisce sicuramente la più facile via di accesso alla Pania in condizioni invernali. Nonostante la sua facilità l’itinerario è di sicura soddisfazione per l’ottimo innevamento, da inizio inverno fino a primavera inoltrata, le condizioni del manto nevoso sono tuttavia buone solo al mattino perché data l’esposizione ad est la neve tende ad allentarsi rapidamente.
Dalla Focetta del Puntone (m 1611) ci si immette nell’ampio invaso del Vallone dell’Inferno e lo si segue fino a raggiungere la cresta sommitale nei pressi dell’antecima. Proseguendo per il crinale pianeggiante, generalmente “pistato”, si raggiunge in breve la vetta.

Dislivello fino alla vetta circa 250 m. 
Tempio medio di percorrenza: 1h 
Difficoltà: F-

Discesa:
Si ritorna alla Focetta del Puntone e da qui, in 10 minuti, si raggiunge il rifugio Rossi; fare attenzione in questo punto con neve ghiacciata ad alcuni passaggi in diagonale piuttosto ripidi.
Dal rifugio dopo il meritato pranzo si ridiscende per il sentiero n. 7 a Piglionico.
Tempo circa: 1h

Complessivamente una gita che non presenta difficoltà tecniche anche se il terreno apuanico in inverno è sempre infido e quindi è richiesta una buona dose di attenzione.

Attrezzatura: Ghette, piccozza e ramponi (consigliati anche bastoncini, imbrago e casco).

NB: per chi non avesse il materiale dovrà segnalarlo con anticipo in quanto alla UISP è possibile affittare dei set di materiale per questa tipologia di escursione.

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