Monte Forato

Monte Forato da Fornovolasco

23 giugno 2013

Dislivello: 780 mt salita
Durata: 6 ore
Il Monte Forato costituisce una delle mète più frequentate di tutte le Alpi Apuane: la sua forma particolare, con il grande arco visibile sia dal versante Versilia che dal versante Garfagnana, costituisce un’attrattiva irresistibile; quello che vado ora a descrivere è un itinerario diverso, molto bello e anche molto lungo, ma veramente affascinante perché ci porta a toccare posti splendidi come la Foce di Valli e la Costa Pulita. La base di partenza di questo itinerario è il paese di Fornovolasco, adagiato sul fondovalle ai piedi della Pania Secca e famoso sia per la Grotta del Vento (poco distante) sia per la tragica alluvione del giugno del 1996: il borgo è raggiungibile da Gallicano con una strada molto stretta, scavata nel fianco della montagna; sulla destra, dopo aver lasciato il comune capoluogo di pochi km., è visibile l’Eremo di Calomini. Fornovolasco (480 m. s.l.m.) è posto alla confluenza di tre torrenti che qui si uniscono dando origine alla Turrite di Gallicano.
Dopo aver passato il paese e seguito le indicazioni per la grotta del vento si giunge al ponte che attraversa il torrente Turrite di Gallicano, da qui si lascia la macchina e si imbocca il sentiero n 6, che si allontana leggermente dal fondovalle passando sotto l’imbocca della “tana che urla”, bella grotta ( adatta solo agli speleologi ) percorsa da un grosso fiume sotterraneo.
Dopo circa 10 minuti di cammino si giunge ad un bivio tra due sentieri il n 2 e il n 6, tutti e due conducono all’arco del monte, ma il n 2, anche se più veloce, è, rispetto al n 6, molto più ripido, sconsigliabile pertanto alle persone poco allenate, quindi preferibile percorrerlo al ritorno.
Il sentiero n 6 all’inizio si presenta con un andamento pianeggiante per poi scendere fino in fondo alla valle, per poi risalirla fino ad una grossa sorgente situata presso i ruderi di una chiesa medioevale ( la chiesaccia ) e raggiungere una strada sterrata.
Dopo aver percorso questa strada si giunge ad un nuovo bivio, in questo punto si deve tenere il lato sinistro e seguire sempre il segno bianco-rosso, da qui ha inizio la salita alla foce di Petrosciana, il sentiero inizia con una forte salita ma breve, zigzagante che porta al valico detto Foce di Petrosciana, ( mt 900 s.l.m circa 1.40 da Fornovolasco ).
Alla Foce di Petrosciana si possono prendere due sentieri: il primo è quello che ci permette di seguire la cresta (CAI 110) fino a giungere alla prima scaletta di una via ” ferrata ” ( situata a sinistra ), qui volendo percorrere la via più facile evitando la via ferrata, consigliabile solo ai più esperti e dotati di un adeguato equipaggiamento, si lascia la cresta portandosi decisamente a destra e mediante un sentiero in saliscendi nel bosco si arriva direttamente al gigantesco arco naturale (1223 m. slm – ore circa 2.30 ).
La seconda possibilità giunti alla Foce di Petrosciana è quella di imboccare il sentiero CAI 131, il quale ci conduce sotto alcuni ampi cavernoni con diverse vasche di stillicidio usate dai pastori come abbeveratoi, che prendono il nome di grotte di Pietramolla, fino alla località detta ” casa del monte ” da qui si imbocca il sentiero n 2 che con una bella salita ci porta sotto l’arco naturale del monte.
Per un itinerario più breve, dal Forato si può scendere per il segnavia CAI 12 fino ad incontrare nuovamente il numero 6 e terminare il giro a Fornovolasco.
Noi invece, dal Monte Forato proseguiremo per cresta su sentiero CAI 110 (segni blu) fino a raggiungere Foce di valli. Foce di Valli (mt 1266) è uno dei passi più famosi di tutte le Apuane: situato ai piedi del grande prato della Pania è un passaggio obbligato per tutti coloro che fanno il giro intero della Pania della Croce e ci permette una bellissima veduta di gran parte della catena apuana, qui incroceremo il sentiero CAI 131 che ci riporterà a Fornovolasco attraverso il bosco e vari agglomerati di case.

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