“ Le Crete senesi “ da S. Giovanni d’Asso a Monte Oliveto Maggiore
caratteristiche dell’anello : dislivello 350 mt – tempo medio di percorrenza ore 4,30/5 – lunghezza circa 18 km – strade carrabili sterrate– grado difficoltà T/E.
L’itinerario ha inizio da p.za Gramsci di S.Giovanni d’Asso (290 mt), antistante il castello, insieme di articolati corpi di fabbrica riuniti nel corso del tempo dove accanto alla parte nobile residenziale sussistevano depositi e attività di smercio dei prodotti agricoli. Sulla piazza si trova anche un piccolo e prezioso edificio romanico, la chiesa di San Pietro in Villose, originaria dell’ XI secolo.
Si scende per alcune decine di metri verso via Roma, si piega a destra e dopo pochi passi si imbocca una sterrata lasciando le ultime case ed entrando nella campagna. Al primo bivio si va a sinistra scendendo poi verso il Fosso Mabbione.
Il paesaggio è quello delle “ crete senesi “ , una parte di territorio a mezzaluna a sud-est di Siena, composto di materiali argillosi, grigiasti, teneri, frammisti a sabbie, di antica origine pliocenica ( da 4 a 1,7 milioni di anni fa). E’ un terreno inadatto alle coltivazioni, ma caratteristico per le sue forme: qui morbide e spoglie , più in là creste giallastre o naturali dove il maggior spessore di sabbie ha favorito la vegetazione con la presenza del cipresso a rendere l’ambiente più suggestivo e pieno di sensazioni contrastanti.
Dopo il Fosso la stradina sale ripida e, lambito un pino secolare, ci conduce al podere Selva e al Podere Boldrini per poi pianeggiare sull’alto dei colli. Ancora un po’ di salita per arrivare nella parte più alta (393 mt) da cui, verso sinistra, si stacca una stradina che seguiremo al ritorno.
Il nostro itinerario prosegue ora diritto e scende brevemente fino a regalarci, poco prima di un bivio (tenere a destra), una bella vista sui calanchi e su quel terrazzo naturale ove sorge lo storico e splendido monastero di Monte Oliveto Maggiore, quasi celato nel bosco di pini e cipressi. Preceduto da un palazzotto medioevale in laterizi, si raggiunge il monastero affiancato dalla chiesa abbaziale, casa madre dei Benedettini Olivetani.
Questa abbazia, che rappresenta sin dal Medioevo il fulcro religioso e artistico, fu fondata nel 1313 da Bernardo Tolomei: sarebbe bene arrivarci la mattina dei giorni di festa quando i canti gregoriani della messa solenne accrescono la suggestione del luogo. Nella luminosa chiesa da non mancare è il bellissimo coro ligneo intagliato e intarsiato da frà Giovanni da Verona nel 1305: nature morte, uccelli variopinti, astrolabi, strumenti musicali, fontane e vedute di città, inquadrati in limpide geometrie prospettiche, compongono un’opera mirabile che denota fantasia e inventiva inusuali nell’arte dell’intarsio.
L’ambiente più celebre del complesso olivetano è però il Chiostro Grande affrescato dal Sodoma e Luca Signorelli (1505), capolavoro del Quattrocento pittorico romano. La vita di S.Benedetto è raccontata dal Sodoma con vivacità e grande armonia scenica accresciuta dal gusto del paesaggio e dalla dolcezza delle figure; Signorelli preferisce invece composizioni grandiose e austere, sempre fortemente espressive. Prima di lasciare l’abbazia si può sostare nello spaccio dei monaci che, sin dal Trecento nel rispetto della tradizione dell’uso delle erbe per i medicamenti, producono unguenti e distillati.
Il ritorno è all’inverso fino al bivio già segnalato ( Km 13, alt.393 mt) ; qui si prende a destra aggirando dall’alto il solco di Vallesanta che ricorda i primordi dell’evangelizzazione di questa zona, legata alle gesta di S.Marcello di Pava, martire del sec. III. Attraversate le case del Podere Borghe (Km 13,5 – alt. 330) occorre fare attenzione: dopo circa 300 mt, all’altezza di una grossa quercia che divide le vie, si lascia la maggiore per prendere una secondaria a destra. E’ un tratto ombroso che sbocca poco oltre sulla strada per Monterongriffoli (Km 14,9 – alt. 302), cui si accede volgendo a destra per 500 mt. Lasciato il caratteristico villaggio si torna sulla strada di accesso e si continua sulla via principale che ci condurrà a S.Giovanni d’Asso.