L’anello del Rio Mescola – La più spettacolare escursione tra i calanchi della Romagna

L’anello del Rio Mescola – La più spettacolare escursione tra i calanchi della Romagna

Itinerario: Borgo Tossignano mt 96 – M. Penzola mt 409 – M. dell’Acqua Salata mt 472 – M. Maggiore mt 455 – Croara mt 391 – M. Vanedola mt 310 – Mescola mt 91 – Borgo Tossignano
Dislivello: mt 600 in salita e discesa
Tempo di percorrenza: 6 ore
GPS: 1706550 – 4906250 e 705510 – 4906430

Si parte dal lato ovest del ponte della S.S. Montanara che pre­cede Borgo Tossignano (ampio parcheggio nella vicina piazza del Municipio), nei pressi del masso gessoso del Sasdello, usato anticamente come cava e, recentemente, caduto nel fiume. Aggirando un’abitazione il sentiero, a fondo argilloso, sale rapi­damente offrendo un bel panorama sul paese, attraversa una frana e si pone, in salita, sul margine di un frutteto (l’albicocco è la coltura dominante, in zona).
Dopo aver toccato il lato settentrionale degli spuntoni in cui è ormai disarticolata la Vena del Gesso si giunge a Debolezza e si affronta, con cautela, la ripida salita alla cima di Monte Penzola, sormontato da una croce (punto panoramico di prim’ordine sulla vallata del Santerno). Si oltrepassa poi Ca’ Budriolo dove il sentiero piega, in leggera salita, a destra, verso la valle del rio Mescola. Un’aratura cerca di cancellare il percorso ma è ben evidente, alla fine del campo, la cresta argillosa che sale al Monte dell’Acqua Salata e che dovrà essere percorsa, con un minimo di attenzione.
Poco distante dal sentiero si trova una piccola sorgente salata (come nella valle del rio Salso di Casalfiumanese) sorvegliata dai gendarmi, al tempo dello Stato Pontificio. Malgrado l’intricata vegetazione sono ben riconoscibili, sul lato meridionale del monte, le numerose trincee scavate durante l’ultimo conflitto. La discesa verso il rudere della Carré, sul crinale con la Sellustra, offre un bel panorama sulla successione di calanchi pliocenici del lato sinistro della vallata del Santerno, tutti sormontati da “cappellacci” sabbiosi giallastri. 
Si imbocca verso nord, via Sconcola (percorsa da mezzi pesanti durante i giorni lavorativi) che giunge, in breve, alla grande cava di ghiaia intercalata alle argille di Monte del Verro che ha cancellato completamente il percorso. Si procede alla meglio cercando di mantenere la direzione e, passata la cava, si prende la prima pista, in salita, sulla destra. AI termine della salita si volta ancora a destra e l’incerto sentiero si porta, in salita, fino sull’orlo del rio Mescola. 
Il tratto che segue, piegando a sinistra, richiede attenzione, specie con fondo bagnato, esposto com’è sui calanchi sotto­stanti ma in breve arriva alla cima del M. Maggiore m 455, dove una croce ricorda la chiesa di S. Margherita, distrutta dagli eventi bellici(GPS1704100-4907920 e 704150­4908100).
Durante la successiva discesa si lambiscono delle trincee tede­sche ben individuabili nella macchia e si punta alle Colline, l’edificio che ha rimpiazzato la casa natale di Luca Ghini. La cresta calanchiva che funge da spartiacque tra Mescola e Sellustra si assottiglia fino al passetto dei Ponti di Croara, da percorrere con molta attenzione e si immette nella valle del rio di Casale. Si usufruisce di un breve tratto della rotabile che passa tra la nuova chiesa e il sito della antica Croara, l’abitato inghiottito, a più riprese, dalle frane e cancellato, definitivamen­te, dai bombardieri Alleati nel dicembre del 1944. Una pista, sulla destra, immette nuovamente sulle balze del rio Mescola, si oltrepassa il grande pino dei Sabbioni e, al rudere di Ca’ Fra­scari, si prende a destra per affrontare poi la ripida discesa che porta al fondovalle, al ponticello della S.S. Montanara sul rio Mescola, non lontano da dove il nostro giro era cominciato.
Il percorso può partire anche dal ponte di Rineggio di Borgo Tossignano (raggiungibile da via Rineggio, da prendere, a de­stra, all’uscita dal paese), per la stradina, a fondo cementato, che risale il versante meridionale della Vena del Gesso e con­fluisce nell’itinerario precedente a Debolezza.

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