La vena del gesso

La vena del gesso

Itinerario: Borgo Rivola m 115 – M. della Volpe m 494 – M. Mauro m 474 ­Vespignano m 268 – M. Rontana m 482 – Brisighella m 113
Segnaletica: Segnavia 511 CAI-Faenza
Dislivello: 670 m in salita e 805 m in discesa Tempo: ore 6,30
Difficoltà: E E
Partenza: Il sentiero ha inizio dalla piazzetta centrale di Borgo Rivola, (nella quale si può parcheggiare) a km 5 circa a monte di Riolo T. sulla S.S. 306.

L’inizio del sentiero è segnalato nel muro delle case di fronte al parcheggio, con segnavia 511, si attraversa tutto il borghetto in direzione nord-nord-est, per giungere nuovamente sulla S.S. 306, a valle dell’accennata piazzetta. Si prosegue sulla strada per circa 100 metri, poi si svolta a destra in discesa su uno stradello che conduce alla passerella sul torrente Senio, si prosegue in salita su strada asfaltata per località “Crivellari” (m 230). Si attraversa la frazione e si gira a destra in ripida salita poi, lasciando le ultime case si segue il sentiero piegando a sinistra, lungo una recinzione che poi si immette in un bosco di vegetazione mista, in direzione M. della Volpe (m 494). Giunti sul colmo si gira a sinistra in direzione sud-est, procedendo in cresta con leggeri sali scendi fino oltre M. Mauro; quest’ultima parte è molto panoramica e presenta alcuni tratti esposti, in un ambiente caratteristico, creato dalle rocce gessose, le quali in caso di pioggia o neve si rendono estremamente scivolose. (Per coloro che volessero camminare con tranquillità nei tratti esposti, è sufficiente seguire qualche sentiero parallelo nell’interno del bosco, anche se non segnato). Dopo circa mezz’ora di cammino da Monte della Volpe si arriva ad un piccolo rifugio privato, “Cavara” (m 430), quasi sempre chiuso ma con tavoli e panche all’aperto. Riprendendo il cammi­no, dopo circa 150 m si attraversa la strada e con un ultimo strappo si sale al sagrato della chiesa di M. Mauro (m 474) ora restaurata. Si procede a mezza costa in posizione altamente pa­noramica, aggirando la vetta del monte a sud della stessa e piegando poi decisamente a sinistra in direzione di Monte Incisa entrando nel bosco. Si avanza in discesa su sentiero che poi diventa carraia; facendo attenzione alle deviazioni e ai vari incro­ci, in breve, sempre su carrareccia e tratti di strada asfaltata, si giunge alla provinciale che unisce Zattaglia a Riolo Terme. Si attraversa la strada sul ponte che supera il torrente Sintria (m 140) e si imbocca la comunale per “Torri”. Oltrepassato di circa 50 m il fabbricato di sinistra, si entra nuovamente nei campi, in un vigneto; aggirandolo a destra fino alla sommità si accede ad una carrareccia posta sulla destra, si entra in un boschetto, lo si attraversa e si prosegue fino a sbucare in un’altra carrareccia che conduce alla Chiesa di Vespignano (m 268). Si procede su strada bianca per Castelnuovo e seguendo il sentiero che prosegue su tratti boschivi e prati (in proprietà private, quindi da rispettare), si arriva all’ingresso nord del Parco del Carnè. Si imbocca la strada di accesso del Parco per giungere sulla comunale che sale da Brisighella. Poi su carrareccia e nuovamente bosco con abissi (solo alcuni sono segnalati), si previene alla ormai vicina Chiesa del Monticino; si scende lungo la strada di accesso alla medesima e ad un tornante della provinciale che sale da Brisighella la si percorre in discesa fino al parcheggio della sottostante “Rocca”, da qui si scende imboccando una scalinata “via Della Rocca”, che conduce all’incrocio di via Porta Bonfante, da dove parte una scalinata più larga che porta all’incrocio con via Delle Volte dove termina il sentiero 511.

NOTA BENE Passaggi rocciosi esposti, fra M. Vol­pe e M. Mauro, pas­saggio pericoloso su ciglio di cava fra Cà Marana e Santuario Montlclno, in questi tratti occorre parti­colare attenzione con fondo bagnato neve o gelo.
Gli itinerari che percorrono lo Vena del Gesso attraversano il costituendo Parco Regionale.

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