Il monte Spino sul lago di Garda

Trekking e ferrate

Questa escursione di due giorni si sviluppa sul monte Spino (1513 m), è adatta a tutti, si pernotta al rifugio “Giorgio Pirlo allo Spino” (1165 m) e c’è la possibilità di effettuare due ferrate: lo Spigolo della Bandiera e la Ernesto – Franco.

Percorso stradale:
Autostrada A1 fino a Modena poi proseguire sulla A22 del Brennero e a Verona prendere la A4 direzione Milano. Uscire a Desenzano e proseguire in direzione di Salò. Sulla statale in direzione di Gardone Riviera, appena fuori Salò, attenzione al cartello del rifugio sulla sinistra. Si raggiunge l’abitato di San Michele e si seguono le indicazioni per il ristorante Colomber. Imboccare la stradina a sinistra del ristorante che diventa quasi subito sterrata. Proseguire per circa 3-4 km fino alla località Verghere (525 m). Qui parcheggiamo e iniziamo l’escursione.

Escursione:
Primo giorno
Durata: 2-3 ore
Difficoltà: E / EEA

Lasciate le macchine proseguiamo su strada sterrata che, dopo pochi minuti, si trasforma in sentiero e inizia a salire dolcemente seguendo il torrente Barbano.  Fare attenzione perché ci sono tratti umidi e scivolosi. Proseguendo sempre nel bosco arriviamo ad un bivio ben segnalato; proseguiamo a sinistra dove dopo pochi minuti troviamo un secondo bivio presso il quale a sinistra è chiaramente indicato l’attacco della via ferrata dello Spigolo della Bandiera  mentre proseguendo diritto (segnavia) si raggiunge il rifugio Pirlo tramite la direttissima ( sempre sentiero). La ferrata non è molto lunga (circa 100 m che si percorrono in 30 – 40 minuti), moderatamente difficile con un passaggio finale difficile. Ci sono comunque alcuni passaggi non banali, ad esempio il traverso iniziale con scarsi appoggi per i piedi.
Arrivati al rifugio possiamo lasciare gli zaini e, prendendo la via normale di ritorno dopo pochi minuti si arriva all’attacco della ferrata Ernesto – Franco nei pressi dell’Osservatorio Ornitologico. La ferrata è molto difficile. Attenzione a non farsi ingannare dalla brevità del percorso (circa 80 m). Dall’uscita della ferrata ritorniamo in 10 minuti al rifugio.

secondo giorno due possibilità:

Durata:  4 / 5 ore
Difficoltà: E / EE

1) chi fa solo trekking può percorrere la via normale di salita alla cima dello Spino (1513m) che si raggiunge in circa 1 ora e mezzo. Si ritorna al rifugio per la stessa via di salita.

2) salire alla vetta  seguendo la traccia del sentiero di sinistra, indicazioni per il Buco del Tedesco, inizialmente in discesa nel fitto del bosco. Superando alcuni saliscendi si prosegue fino a giungere ad un ulteriore bivio. Tenere la traccia di destra, indicazioni, che inizia a salire ormai in vista delle belle e compatte placche che caratterizzano le pareti Sud della Cima delle Marmere e del Monte Forametto, percorse da numerose e difficili vie d’arrampicata. Al termine di questo faticoso tratto di salita, il sentiero inizia a scendere verso sinistra portandosi alla base delle placche, le costeggia tutte, per poi risalire e raggiungere finalmente il Passo del Buco del Tedesco 1231 m. Dal passo prima per pendio erboso poi per facili roccette, ci si porta all’inizio della cresta. Si aggira a sinistra un primo ripido risalto roccioso per un esposto sentierino munito di sottile cavo per poi portarsi nuovamente in cresta, la si segue con percorso logico ed intuitivo, superando corti ma talvolta esposti passaggi. Questo tratto è veramente divertente e panoramico. Infine raggiunta la cima, si prosegue senza difficoltà raggiungendo una sella – il Buco del Gatto 1307 m – dalla quale è possibile scendere direttamente al rifugio o, seguendo il crinale, raggiungere in circa mezz’ora la cima del Monte Spino 1513 m, croce e libro di vetta.
Per ripido sentiero segnato seguendo inizialmente una panoramica dorsale, si torna al rifugio chiudendo questo remunerativo itinerario ad anello.
Si ritorna alle macchine percorrendo lo stessa sentiero di salita.

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