FERRATA DI BADOLO-MONTE DEL FRATE- CENGIA DI NANDO-MONTE ADONE

FERRATA DI BADOLO-MONTE DEL FRATE- CENGIA DI NANDO-MONTE ADONE

INTRODUZIONE
In provincia di Bologna a Sasso Marconi, ha luogo il nostro particolare itinerario, in un area che e’ sotto tutela naturalistica ed e’ stata proposta quale “RISERVA NATURALE GEOLOGICA”. L’insieme di rupi rocciose strapiombanti, ben visibili dall’autostrada, costituiscono il “CONTRAFFORTE PLIOCENICO”. Sono il risultato della sedimentazione di sabbie e ghiaie trasportate dai torrenti  Setta, Reno, Zenda e Indice che sfociavano in un golfo marino (PIANURA PADANA) tra i 5 e i 2 milioni di anni fa’, su una costa di 15 Km. A causa del basculamento del livello del mare (Glaciazioni e Deglaciazioni) susseguirono vari cicli di sedimentazione. I successivi sollevamenti le innalzarono di 600m, consentendo all’erosione eolica di dargli le forme attuali.
L’itinerario di oggi ci permetterà di attraversare la curiosa CENGIA DI NANDO situata alle pendici del monte Frate, nonché le due vette più importanti del comprensorio “Badolese”: il Monte Frate 547 mt e il Monte Adone 654 mt.

IL PERCORSO GRUPPO ALPINISTICO
Lasciate le auto nel piccolo piazzale di fronte alla piccola chiesetta di Badolo in una mezz’oretta, per uno stretto e scosceso sentiero, aggirando alcune delle 180 vie d’arrampicata, si raggiunge l’attacco delle via ferrata. Costruita nel  1976 dagli alpinisti per facilitare l’accesso alla parete alta, e’ lunga 97 mt, e si percorre in circa 1 ora e 30. Presenta tratti impegnativi, con 2 scale strapiombanti e tacche scavate nella roccia da volenterosi “scalpellini”. Finita la ferrata si torna nuovamente alla chiesa di Badolo,  si segue un brevissimo tratto di strada asfaltata per poi prendere a destra il sentiero CAI 110. Questo e’ una piccola parte di una antichissima via Romana del 187 a.c. che andava da Bologna a Firenze, la “VIA DEGLI DEI”. Lo abbandoniamo subito dopo per dirigerci verso una stretta ed esposta cengia (CENGIA DI NANDO) a metà di una lunga e sinuosa placconata grigia interrotta da spicchi e strapiombi lunga 1,5 Km e coronata da un bosco di lecci che culmina col Monte del Frate (547 mt). La si segue superando alcuni tratti aiutati da una serie di chiodi infissi nella roccia  alternati a lievi saliscendi, con possibilità di percorrere il più agevole sottostante sentiero. Alcuni passaggi più delicati richiedono anche l’uso delle mani. Passato il piccolo “BIVACCO BADOLO”  lasceremo la cengia  seguendo sulla nostra sinistra un sentiero bollato colore BLU, che ci porterà, dopo aver passato alcune roccette, alla sommità del MONTE DEL FRATE 574 mt., splendido balcone panoramico. Rientreremo quindi nel fitto bosco di faggi e castagni percorrendo un tratto del sentiero “ANELLO DI MONTE FRATE” ,sino a raggiungere la località di Campiuno (471 mt). Da qui, per ripido sentiero, si raggiunge la massima elevazione del contrafforte del Monte Adone (645 mt). Una parete di tipo dolomitico, solcata da fessure e camini con cresta  contornata da torrioni. Le pareti  sono ricche di fossili e negli anfratti nidi di rapaci. Anche qui si contano 20 vie di risalita (La prima nel 1929).
Mentre facciamo una meritata sosta, all’orizzonte si vedono il Monte Cusna, il Corno alle Scale, il monte Cimone. A sud-ovest  i bastioni del Monte Sole, a nord-ovest Badolo e Monte del Frate. In lontananza, se siamo fortunati, anche le Alpi. Siamo a 654 mt ma sembra di essere sul punto più alto della terra!!!!!. Si aggira il monte e si prosegue per sentiero in discesa fino a raggiungere un gruppetto di case . Qui nel 1989 nasce, grazie ad un gruppo di volontari, il “Centro Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica dove sono ospitati circa 250 animali ed è visibile gratuitamente su appuntamento. Si ritrova il sentiero 110 e passando per la sommita’ del Monte del Frate ci aspetta un rientro molto panoramico e tra i fossili di Ostriche, Lecci ed Aceri ritorneremo alla chiesa di Badolo.
DIFFICOLTA:  EEA   EE       TEMPO DI PERCORRENZA: ORE 6
DISLIVELLO SALITA: 400 mt   DISCESA: 400 mt

 

GRUPPO ESCURSIONISTICO

 La partenza come il Gruppo Alpinistico è dalla chiesetta di Badolo, si segue un brevissimo tratto di strada asfaltata per poi prendere a destra il sentiero CAI 110. Questo e’ una piccola parte di una antichissima via Romana del 187 a.c. che andava da Bologna a Firenze,la “VIA DEGLI DEI”.  Saluteremo il Gruppo Alpinistico che proseguirà verso la Cengia di Nando e seguiremo il sentiero roccioso che via via diventa sempre più ripido e che in breve ci porta ad un punto estremamente panoramico che ci permetterà di ammirare la sottostante Badolo. Un ulteriore tratto di sentiero ci porterà ad una prima vista del monte Adone.
Il successivo tratto segue il ciglio di una scarpata del Monte del Frate verso nord e dietro quella collina c’è la città di Bologna. Il sentiero rientra nel bosco passa poco sotto la cima del monte Frate e attraversa un pratone in località Campiuno(471 mt)  dove ritroveremo il gruppo Alpinistico  proveniente dalla Cengia di Nando e, insieme a loro per il solito sentiero descritto sopra,  raggiungeremo la cima del monte Adone (645 mt).
Tutti insieme percorreremo il tracciato di ritorno fino a ritornare alla chiesetta di Badolo luogo della nostra partenza.

DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO SALITA: 400 mt DISCESA: 400 mt
TEMPO DI PERCORRENZA: ORE 5 Circa

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