da Rifugio a Rifugio nel Parco delle Odle – Puez

11 AGOSTO 2014
1° Giorno: Selva di Val Gardena – Vallunga – Rifugio Firenze

Punto di partenza: Baita-ristoro La Ciajota 1650 m circa;
Arrivo: Rif. Firenze mt 2037
Questo bellissimo percorso che sale al Rif. Firenze ci svela tutte le meraviglie del paesaggio montano gardenese. Dal centro di Selva, seguire le indicazioni per  “Vallunga” fino al parcheggio (a pagamento), dove si trova anche la baita-ristoro “La Ciajota” (1650mt), che segna l’entrata del Parco e della valle. Dal parcheggio, attraverso la cancellata in legno, inoltrarsi nella valle e dopo 50mt ca., ad una diramazione, imboccare la strada sterrata di sinistra (sulla destra, invece, c’è un sentiero che conduce alla Cappella di S.Silvestro). Dopo circa 300mt la strada sterrata entra nel bosco ed inizia a salire. Successivamente, al successivo incrocio, il gruppo si dividerà: gli escursionisti prenderanno a sinistra il sentiero Via Crucis che poco dopo diventerà n. 3; gli alpinisti proseguiranno per strada bianca fino all’attacco della ferrata che li condurrà al Rifugio Stevia.
Gli escursionisti proseguiranno su sentiero n. 3  fino a raggiungere il terrazzo prativo di Juac (1900 m.) situato in posizione incantevole e noto per la veduta panoramica che abbraccia la cerchia dei monti gardenesi. Li dietro il nostro sentiero attraversa una bella zona umida (biotopo) e si snoda quindi in discesa per collegarsi poco più tardi con la strada d’accesso al Rif. Firenze in Cisles (segn. 1). All’imbocco di questo sentiero si trova il tanto fotografato laghetto con le Odle sullo sfondo. Da li al rifugio mancano ancora 45 min.
Il percorso non presenta alcuna difficoltà e sale dolcemente.
Alpinisti: arrivati al Rifugio Stevia imboccheranno il sentiero 17 risalendo la Forcella Dla Piza e poi scenderanno il ripido ghiaione per il sentiero 17B.
ESCURSIONISTI
Tempo di percorrenza: ore 3,00
Dislivello: salita 400 m circa
Difficoltà: T turistico
ALPINISTI
Tempo di percorrenza: ore 4/4,30
Dislivello: salita 840 m
Difficoltà:  EEA  Ferrata S. Pertini (vedi relazione su Vie Ferrate.it – Trentino Alto Adige – Gruppo Odle-Puez)

12 AGOSTO 2014
2° Giorno: Rifugio Firenze – Rif. Genova

Dislivello salita: mt 1213 discesa mt 820
Tempo di percorrenza: circa 6/7 ore
Difficoltà: E, EE in zona Sass Rigais (impegnativo)

Dal Rifugio Firenze si segue il sentiero con segnavia 13 che sale verso Nord (a sinistra)rimontando i pendii erbosi dell’Alpe di Cisles in direzione della conca del Plan Ciantier m. 2290, posto ai piedi del versante Sud del Sass Rigais. Si traversa l’ampio pianoro raggiungendo un ripiano detritico dove si incrocia un bivio, qui si abbandona il sentiero 13 che prosegue a destra verso la Forcella del Munt de l’Ega e ci si inoltra a sinistra, aggirando le rocce che sbarrano la parte iniziale della Val Salieres, con una serie di serpentine, raggiungendo la parte alta del vallone. Ad un certo punto il gruppo si dividerà: coloro che faranno la ferrata del Sass Rigais si inoltreranno verso la Val Salieres, gli altri risaliranno l’ampio ghiaione (EE), percorso da una traccia di sentiero segnalato, tenendosi sul lato sinistro del vallone, fino a raggiungere con evidente percorso la Forcella de Mesdi m. 2696 (trascurando poco prima una deviazione a destra che porta al Colletto noto come La Porta). Qui si riuniranno al gruppo che sarà di ritorno dalla ferrata.
Il percorso prosegue in ripida discesa a zig zag (EE) su ghiaioni fino ad incrociare il tranquillo sentiero 35 (E) che prenderemo a destra e che non abbandoneremo più fino al Rif. Genova.

Ferrata Sass Rigais: (vedi relazione su Vie Ferrate.it – Trentino Alto Adige – Gruppo Odle-Puez)
13 AGOSTO 2014
3° Giorno: da Rif. Genova – Anello del Sass de Putia – oppure sentiero attrezzato Gunther Messner

Anello SASS DE PUTIA

Dislivello: salita 465 mt  discesa 465 mt
Tempo di percorrenza: 4 ore
Difficoltà: Facile (prestare attenzione dopo il Munt de Furnela – tratto scivoloso ed esposto)

Dal Rifugio Genova si prende il sentiero n. 4 che lasciamo dopo poco per imboccare sulla destra il sentiero 35 fino ad incontrare una strada sterrata che si segue ,ora su  4B e 35 .Dopo poco si trascura il 4B ,che scende verso Misci e Longiarù, procedendo dritti sul 35  con modesti saliscendi fra meravigliose distese prative al cospetto delle pareti Sud-Est del Sass Putia ed un bellissimo panorama sulla Croda di S. Croce e sulla Val Badia. Raggiunta la Malga, si continua ancora su sterrata , ed in altri 15 min. si piega a sinistra arrivando al Passo Goma mt. 2111 .Dal passo ,si segue il  8B che, con parecchi sali-scendi ,conduce ,in circa 30 min.,all’Utia de Goma (di recente ristrutturazione). Poi, attraversato un tratto pianeggiate all’interno del bosco, si arriva al Munt de Furnela,in 30 min. dall’Utia de Goma, si prosegue ancora su sterrata trascurando il sentiero 8A proveniente dal Passo delle Erbe, attraversando i verdi prati di Campaccio. Dopo poco la sterrata termina e si procede su sentierino con un traverso in moderata salita fra i prati. Poi gradualmente i prati vengono sostituiti dalle rocce ed il sentiero diviene via via leggermente più impervio , ma con bella visuale sui sovrastanti pinnacoli. Segue poi un punto in leggera discesa ,in cui il sentiero diventa un po’ esposto e se bagnato anche piuttosto scivoloso (pertanto e’ bene procedere lentamente e tenersi vicini alla roccia alla nostra sinistra). Superato questo punto un po’ difficoltoso il sentiero scende ancora senza difficoltà fino ad un bivio ,in 25 min. circa dal Munt de Furnela. Qui si procede dritti sul sentiero 4 ,che inizia subito a salire piuttosto ripido e con numerosi tornanti ,fra ghiaioni e massi ,fino a raggiungere faticosamente,in altri 25 min. dal bivio, la Forcella de Putia mt. 2357,intaglio erboso fra il Sass Putia e le Odle di Eores. Qui partono alcuni sentieri, noi prenderemo a destra, il sent. 4, con tragitto pianeggiante che in 20 min. ci ricondurrà al Rifugio Genova.

Anello su sentiero attrezzato Gunther MESSNER

Dislivello salita: 1000 mt in discesa: 1000 mt
Tempo di percorrenza: 8 ore
Difficoltà: EEA

Spettacolare sentiero attrezzato (classificato come facile), tutto in cresta alle Odle di Eores, con alcune corde fisse e un paio di scalette, notevolmente faticoso, con panorama sulle valli che portano a Bressanone a nord e sulle Odle a meridione.
Dal Rifugio Genova, seguendo il sentiero n.4 in direzione della forcella di Putia, dopo aver percorso un breve tratto, sulla sinistra si trova l’attacco del sentiero attrezzato. Si tratta di un sentiero costituito da due parti, quella alta che corre sempre in cresta, e una bassa che ritorna sulla valle di Funes.
La parte alta ha una durata di circa 5 ore e comprende alcuni tratti attrezzati, con salite a un primo sperone (2590 m) e poi alla cima del Monte Tullen (2652 m). Alla fine della discesa, dal sentiero n.32 si devia sul sentiero n.33 e si risale di nuovo al Rifugio Genova.

14 AGOSTO 2014
4° Giorno: Rifugio GENOVA – Rifugio PUEZ

Dislivello: 850 m in salita; 670 m in discesa
Tempo di percorrenza: ore 6
Difficoltà: EE, con breve tratto attrezzato
Dal Rifugio Genova-Schlüterhütte, 2297 m, si prende il sentiero n. 3 che, dopo un tratto verso est, piega a sud stando sul versante orientale del Bronsoi e offre un ottimo panorama sulle Odle e sul Pùez. Questa è una zona di grande interesse geologico e floristico. Alla quota 2421m del Juac, il sentiero piega decisamente a sud ovest, passa sopra la Munt de Medalges nel Parco Naturale Pùez-Odle e giunge alla Fùrcia de Medalges (Kreuzjoch), 2293 metri. Per un po’ a sud ovest, poi decisamente a sud, il sentiero n. 3 corre ad oriente del Campillerturm e del Sass da l’Ega (Sasso dell’Acqua-Wasserkofele) e poi della lunga cresta del Longiarù. Scavalcato un costone, traversa salendo fino ad un bivio a quota 2389 metri.
A ovest si stacca il sentiero n. 13 che va a scavalcare la Fùrcia Mont da l’Ega (Wasserscharte) e prosegue per il Rifugio Firenze. Si continua a sud, sul sentiero n. 3, incontro a un selvaggio canale di sfasciumi.
Ripidamente si sale per questo e si raggiunge la Fùrcia dla Róa (Forcella della Rova-Roascharte), 2617 metri.
Questa sella è molto importante perché divide il Gruppo delle Odle a ovest dal Gruppo del Pùez a est. 
Da questo punto è possibile, per gli esperti, una interessante divagazione sul sentiero 2A che conduce alla ferrata.
Chi, invece, vuol proseguire sul percorso originale deve scendere verso sud fino al bivio di quota 2500 m circa in una grande conca detritica e raggiungere dei macigni. Qui si lascia il sentiero n. 3, che scende a destra (sud ovest) e va a congiungersi al sentiero n. 2 proveniente dal Rifugio Firenze, e si continua verso sud, prima su buona traccia pianeggiante, poi in modesta discesa fino ad incontrare il sentiero n. 2 che, con alcuni zigzag, conduce a est sulla Fórces de Siëles, 2505 metri.
Scavalcata la forcella ci si trova al cospetto di una distesa di magri pascoli ai piedi di rocce friabili.
Appare in lontananza, a est, il Sassonghér.
Ora il sentiero n. 2 vira bruscamente a nord est e diventa delicato, scavato nella roccia, ma non difficile, anzi è agevolato da alcune corde fisse metalliche. Quindi, dopo un tratto quasi in piano, cala verso est sopra l’ampia spianata erbosa della Munt de Pùez, compie un’ampia Z e si dirige deciso ancora a est fino al vicino Rifugio Pùez-Puezhütte, 2475 metri.
RIFUGIO PUEZ:
E’ situato in una conca verde e solitaria, contornata da isole di rocce biancastre che danno al luogo un che di misterioso e di selvaggio, geologicamente ricchissima.
Di proprietà della Sezione di Bolzano del CAI è stato costruito nel 1889, ricostruito nel 1986 e offre 94 posti letto, acqua all’interno, illuminazione con gruppo elettrogeno, acqua calda e doccia, servizio d’alberghetto. Aperto dall’1 luglio al 30 settembre;
Dal Rifugio Puez (2475 m), possiamo ammirare il Gruppo del Sella nella sua completezza.
Da togliere il fiato.
Il Rifugio Puez è da consigliare per la bontà dei piatti offerti. Assolutamente da provare il dolce Kaisersmarren (uova strapazzate con zucchero e latte servite con salsa di mirtilli)

15 AGOSTO 2014
5° Giorno: Rifugio PUEZ – Vallunga – Baita/ristoro La Ciajota

Dal Rifugio parte il sentiero 14 che ci condurrà alle ns. auto.
I primi 500 mt di dislivello in discesa sono piuttosto ripidi dopodiché entreremo nella Vallunga e qui con leggera pendenza la percorreremo tutta fino alla Baita/Ristoro La Ciajota dove avremo lasciato le auto.

Dislivello solo in discesa: 850 mt
Tempo di percorrenza: 3 ore
Difficoltà: E, T,

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