ARRAMPICARE AL FALZAREGO

PICCOLO LAGAZUOI – TRAPEZIO, m 2450 ca.
Possibili varie vie di grado contenuto di seguito riportiamo un esempio dei più classici.

Via del tetto
Via molto divertente su roccia lavoratissima e ben
assicurabile. Si svolge nel settore centrale della parete del
Trapezio, percorsa da molte vie interessanti per mezze giornate
o per fine stagione, Bella salita su parete aperta e appigliata che passa immediatamente a sx del lungo tetto, l’unico della parte bassa del Trapezio, che dà il nome al percorso. Discesa facile.
Gruppo: Fanis
Primi salitori: E. Cipriani, E. De Palma, C. Andrighetto, 10 agosto 1988.
Dislivello: 240 m
Sviluppo: 280 m
Difficoltà: AD+ max: 4
Tempo previsto: 3 – 4 ore
Roccia: ottima
Materiale: cordini, dadi e un paio di friend; chiodi inutili (soste attrezzate
o facilmente attrezzabili)
Punti d’appoggio: accesso alla via da Passo Valparola.
Accesso:
Dal forte Tre Sassi, sul Passo Valparola, m 2183, si prende il sentiero che parte di fronte al forte e porta comodamente alle ghiaie sotto il vicino Trapezio. Si segue una delle varie tracce che deposita sotto il centro della bella parete grigia, circa 50 m a dx della grande ed evidente colata nera della via Maurizio Speciale, nei pressi di una targa ricordo sopra la quale parte una via a spit. Si attacca 10 m a dx della targa, sulla verticale del tetto (non più visibile dall’attacco) che a 100 m dal suolo caratterizza il settore di parete della via. (15 – 20 minuti dalla strada).
Salita:
1) Dei bei gradoni di solida roccia (20 m, 3°+) permettono di guadagnare una comoda cengia, alla quale si può salire anche molto più facilmente passando circa 20 m più a dx. Raggiunta la cengia la si segue facilmente verso sx per una dozzina di m (1°) fino ad comodissima sosta. 35 m; 3°+, poi 1°; 2SF con maglia rapida.
2) Si va ancora un po’ a sx per la cengia (5 m, 1°), finché si può salire un gradino articolato (5 m, 4°, 1S in cima), sul quale si va ancora in orizzontale a sx (5 m; 3°+), prendendo poi a salire per belle placche molto lavorate (25 m; 4°; 2CL, ignorare 1S a sx) fino ad un terrazzino con sosta su 1SF + 1CF. 40 m; 4°; 1S, 2CL, 1SF + 1CF.
3) Si sale leggermente verso dx fino ad una vicina profonda fessura (5 m, 4°), che si segue (15 m; 4°; o un po’ più facilmente sulla placchetta poco a dx), fino ad una conchetta sotto la verticale del tetto, che è circa 30 m più in alto, in mezzo a due torrioncioni bianchi addossati alla parete. 20 m; 4°; 2CLF con maglia rapida.
4) Si va qualche m a sx e si sale per il bel caminetto formato dal torrioncino bianco a sx (10 m; 3°), sopra il quale vi è un comodo terrazzino (1CL, possibile effettuare qui la sosta n° 3). Si sale in verticale, per il margine di una placca nera, fino aPiccolo Lagazuoi – Trapezio – via del tetto raggiungere il limite sx del lungo tetto (15 m, 4°, 1CL), continuando poi direttamente a piacere per bellissime placche lavorate (15 m, 4°-; se si sta leggermente a dx più facile ma meno bello) fino ad una cengetta qualche m sotto una grande banca detritica, dove si sosta su una delle molte clessidre; 20 m a dx c’è una targa in bronzo. 40 m; 4°-, 4°; 2CL.
5) Si raggiunge facilmente la grande banca detritica (5 m, 2°) che si sale senza difficoltà (25 m, elem.) fin sotto il successivo salto della parete. 30 m; p. 2, poi elem.
6) Qui conviene salire in diagonale verso dx prima per facili gradini (15 m, 1° e 2°), poi per belle placche più ripide (40 m, 3°, p. 4°-) verso un pilastro giallastro che forma un diedro obliquo la cui faccia dx è gialla e strapiombante. Ci si ferma a spuntoni o clessidre 10 m prima di raggiungerlo. 55 m; 2°, 3°, p. 4°-.
7) Si sale direttamente per magnifica roccia lavorata (35 m, 3°+, 1CL) fino a raggiungere il margine alto e sx del diedro obliquo. Si sale per una bella fessurina più ripida (10 m, 4°, 1C) che esce su un canalino ghiaioso che si sale sostando in cima so spuntoni o dadi (10 m, 1°); ometto. 55 m; 3°+, 4°; 1CL, 1C.

Discesa:
Si seguono verso S (cioè verso dx guardando la cima del monte), gli ometti e le tracce per comoda cengia detritica; dopo una cinquantina di m la cengia si restringe e da sotto sbuca un profondo camino. In cima al camino 1AF. Con 1CD da 30 m (o 10 + 20 da anello intermedio) lungo il camin
pietre (ometti) fino a raggiungere il ghiaione al margine S del Trapezio. Si scende pero si raggiunge la comoda cengia sottostante. La si percorre ancora verso S (verso Passo Falzarego) senza difficoltà con solo qualche piccolo salto di tracce lungo tutto il ghiaione riportandosi all’attacco della via. 30 – 45 min. dall’uscita.
Dall’AF della doppia si può anche salire con qualche altro bel tiro alla cengia soprastante e poi alla funivia.

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