Anello di Montesenario

MONTE SENARIO ( con Etruria Trekking )

Lunghezza circa 18 km , dislivello totale 350 mt , tempo 6-7 ore

Il nostro itinerario inizia dalla Badia di Buonsollazzo (541 mt slm) per proseguire in salita fino al crinale della Porticciola (687 mt), dove si incontra il sentiero CAI 00. Si continua verso destra (sud) sul crinale, percorso da una comoda carrareccia, fino al pianoro del Giogo (763 mt) dove arriva da destra il sentiero (n° 18) che sale da Bivigliano.
Sempre sul crinale, che alterna le conifere ai castagni, si prosegue passando a poca distanza da un ripetitore, lasciando a sinistra un sentiero segnato per Polcanto e sbucando a un tornante su strada asfaltata che porta in breve al convento di Monte Senario (815 mt).
Dopo la visita del complesso, si segue a destra dell’ingresso una ripida stradina in discesa dalla quale si staccano alcune deviazioni per le grotte e le celle, luoghi di preghiera per i religiosi del santuario. Oltrepassata la cappella del cimitero si attraversa un bosco di abeti e si esce su un piazzale accanto alla strada asfaltata che percorreremo per circa 1,5 km.
Si va a destra fino a un bivio (688 mt), si lascia sempre a destra la strada per Bivigliano ; poi a sinistra (indicazioni per l’Olmo, Fiesole, Firenze) seguendo l’ampio crinale che separa il Fosso Riseccioni dal Fosso di Polcanto, superando varie case , cascine ed un laghetto artificiale.
Dove la strada piega nettamente a destra e scende, la si lascia, si devia a sinistra per la mulattiera che inizia accanto alla Croce di S.Giovanni Gualberto (625 mt).
Con percorso piacevole e panoramico ci si tiene a destra del bivio, si passa poi alla sinistra del cocuzzolo boscoso di Poggio Capanne e lasciando il sentiero CAI n° 14 si raggiunge la stradina che porta a Vetta Le Croci (516 mt).
Si sosterà il tempo occorrente per il pranzo e poi riprenderemo il percorso inverso che ,a secondo le condizioni atmosferiche , può essere lo stesso oppure per strada asfaltata direzione Bivigliano (più lungo).

Badia di Buonsollazzo ( o Monastero di S.Bartolomeo ): grande abbazia depredata all’interno e in avanzato stato di abbandono la cui fondazione è certamente anteriore al Mille. La leggenda dice che sia stata voluta dal Conte Ugo di Toscana che, perdutosi in quei boschi, avrebbe fatto voto di erigerla se si fosse salvato.
L’edificio attuale (assai diverso dall’originale) è dovuto ai rifacimenti intrapresi nel 1706 da Cosimo III dei Medici che l’affidò poi ai monaci Trappisti fino alla soppressione Leopoldina del 1782. Passò poi ai Camaldolesi nel 1877 e nel 2004 fu acquistata da un privato , oggi è al centro di polemiche e interrogazioni per un ventilato utilizzo immobiliare non confermato, comunque sia rimane in desolante abbandono.

Convento di Monte Senario: 815 mt slm. L’Eremo fu culla dell’Ordine dei Servi di Maria.
La leggenda narra che i Sette Santi Fondatori, prima uniti in una società in onore della Vergine Maria, si ritirarono a Cafaggio (dopo avere abbandonato le famiglie e venduti i beni) nel 1234 e poi nel 1241 a Monte Senario. Fu Giuliano da Bivigliano della famiglia Ubaldini che governava il Mugello a donare al vescovo di Firenze, “a rimedio dell’anima sua”, una parte del monte in favore dei sette eremiti. Preghiera, silenzio e lavoro era la vita degli eremiti che nel tempo accolsero nella comunità i tanti che chiedevano di farne parte. Da qui l’ordine si diffuse in tutto il mondo. Furono sepolti tutti sul Senario e canonizzati nel 1888 dal papa Leone XIII.
Il complesso è costituito da più edifici :

la chiesa di S.Maria (o dell’Addolorata),dedicata anche a S.Filippo Benizi, edificata nel 1412, ristrutturata nel XVIII secolo allo stile barocco. L’interno a una navata con cappelle laterali : affresco di D.Gabbiani con la Vergine che porge l’abito dei Servi ai Sette Fondatori , Crocifisso ligneo di F.Tacca (XVIII sec), ai lati due tele con Storie di Filippo Benizi. Nel coro retrostante Maria Assunta in Cielo di G.Bezzuoli (1849) e sulla parte destra affresco di Pietro Annigoni con i Sette Fondatori che salgono il Monte. Alla destra del coro la Cappella delle Apparizioni, la parte più antica del convento restaurata nel 1983, sopra l’altare una Pietà in terracotta del sacerdote G.Lottini (XVII sec). Sulla sinistra del coro la cappella del Santissimo Sacramento (1726), ancora a sinistra si passa nella sagrestia decorata con notevoli dipinti tra cui il Salvatore di M.Roselli. Si esce dalla sagrestia (tavola con la Madonna,il Bambino e quattro Santi) per passare nella Cappella dei Santi Fondatori (1933) decorata da Giuseppe Cassioli. Rientrando in chiesa, a destra, Cristo con i simboli della Passione (XVII sec) e Madonna con i sette Santi.
Nel refettorio il bel Cenacolo di Matteo Rosselli (1634)
il Convento con il Chiostro quattrocentesco.
la Ghiacciaia ( nel bosco), grande costruzione a base cilindrica con cupola (1842), aveva la funzione di accumulare il ghiaccio che si formava per l’afflusso delle acque e serviva per approvvigionare gli ospedali e le ville di Firenze. La sua funzione cessò alla fine del secolo scorso ed oggi è in completo degrado.
Si possono visitare le grotte dove i Sette Santi si ritiravano in meditazione e la cellina del Salviati dove, nel giardinetto, vegeta ancora la vite miracolosa che, producendo frutti in inverno, avrebbe indicato ai santi la crescita prodigiosa dell’Ordine. Usciti dalla chiesa, circa 300 mt c’è la Croce di ferro che fu illuminata per radiocomando da Pio XI il 01-04-1933, all’inizio del Giubileo straordinario. Magnifico panorama sulle montagne, Fiesole e Firenze.
Da ricordare che i frati producono ottimi liquori a base di erbe tra cui la “Gemma d’abete” che consigliamo ai nostri amici di Etruria trekking .

Lascia un commento

Chiudi il menu