Alpe Tre Potenze: Rondinaio – Lago Santo

 

Percorso facile Percorso impegnativo
Dislivello: Andata   300 mt discesa – 100 mt salita 400 mt salita – 720 mt discesa
Ritorno   350 mt salita    350 mt salita   
Tempi di percorrenza:  6 ore   7 ore
Difficoltà: EE EE (Escursionisti esperti,allenati e senza problemi di vertigini)

 

Partenza dal piazzale della Val di Luce (m 1450) alle ore 8,30, si prende l’impianto di risalita e si arriva poco sopra il Lago Piatto (m 1823) e sotto la sovrastante vetta dell’Alpe tre Potenze (1940) il cui nome deriva dal fatto che segnava il confine tra il Granducato di Toscana, il Ducato di Modena e quello di Lucca. Si imbocca il sentiero n. 519 CAI in direzione Ovest (ad Est in 15 minuti si arriva al Lago Nero) e in pochi minuti si raggiunge il Passo di Annibale (m 1798). Si scende quindi alla Foce di Giovo (m 1674) (poco prima del passo c’è una sorgente), valico posto fra il Monte Femminamorta e il Monte Borra al Fosso: proprio da qui transita la Via della Foce (chiamata “Strada del Duca” nella cartografia IGM), una strada che unisce la Valle delle Pozze (l’odierna Val di Luce), versante modenese, con la Val Fegana, versante lucchese, strada che vanta un’antica storia. Questa transappenninica venne costruita a regola d’arte ma senza particolare entusiasmo comportando enormi spese e pochissima utilità pratica: la sua costruzione iniziò subito dopo il Congresso di Vienna quando, dopo la fine del dominio napoleonico, in Europa furono restaurati gli antichi ordinamenti politico-amministrativi.
Dalla Foce si imbocca il sentiero n. 0-0 CAI, che sale al Monte Rondinaio (a destra della cappellina ottocentesca che rimane sottostrada) e si prosegue per poche decine di metri per poi dividerci in due gruppi:
Un gruppo svolterà a destra per prendere il sentiero n. 517 CAI, oltrepassare tre sentieri sulla destra per poi imboccare il sentiero 523 CAI che passa dal Lago Baccio e prosegue in discesa verso il lago Santo.
L’altro gruppo proseguirà lungo il sentiero 0-0 CAI, che aggira sulla destra Borra al Fosso (m1806), salendo poi, dapprima a mezza costa sul versante settentrionale della cresta est del M. Rondinaio, fino a valicarla traversando il versante sud-est dello stesso monte lungo una facile cengia. Si sfocia quindi, oltre i 1850 metri d’altezza, sull’erboso versante sud-ovest e per facili tracce di sentiero si perviene in breve alla vetta (m. 1976, un’ora dalla “Foce a Giovo”).

Ci troviamo sullo spartiacque principale della zona più affascinante dell’Alto Appennino Tosco-Emiliano: mentre altrove le cime sono quasi sempre tondeggianti, erbose e simili tra loro, qui ci troviamo su un crinale in gran parte roccioso, sospeso su imponenti precipizi che incombono, a occidente sulle valli e sui crinali boscosi che degradano verso il Serchio, ad oriente su ampi pianori erbosi punteggiati dall’azzurro di alcuni laghetti di origine glaciale, quali il Lago Torbido (m. 1676) quasi sempre asciutto, il Lago Turchino (m. 1600) dal livello rigorosamente costante, il Lago Baccio (m. 1554) in gran parte coperto da erbe palustri ed il più grande, il Lago Santo Modenese (m. 1501). Il vastissimo panorama, data l’altezza, spazia a occidente, oltre la catena dentellata delle Alpi Apuane su un orizzonte marino vastissimo e a nord-est sulle cime dell’Appennino tosco-emiliano e sulle brume della Pianura Padana.Giovo e Rondinaio

Dalla vetta del M. Rondinaio si scende dolcemente verso nord-est lungo un ampio dosso modellato dall’erosione nivo-glaciale. Più avanti la cresta si fa più sottile e, dopo due chilometri di saliscendi, tralasciando il bivio con il sentiero 525 CAI, si raggiunge la massima elevazione di questa interessantissima traversata: la cima del M. Giovo (m. 1991), da qui si ridiscende sul sentiero n. 527 fino a Passo Boccaia (mt 1587), e da lì in breve attraverso il sentiero 529 si arriva al Lago Santo dove ci ricongiungeremo con l’altro gruppo. Dopo la pausa pranzo riprenderemo il sentiero 519, proseguendo senza deviazioni fino a Foce Giovo (circa 2 ore e mezzo dal Lago Santo); da qui si continua sullo 00 CAI fino all’impianto (chiusura impianto ore 17,00).

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